"Sciò la pica, allontanati picchio, ti seguiamo ma non disturbare il nostro cammino…"
Così dicevano i Sabini ascendendo dalle montagne verso il mare seguendo il volo del Picchio, uccello totemico sacro al Dio Marte.
Fermandosi in una nuova terra la battezzarono picena, infatti picum significa quelli del picchio.
La scenografia della rievocazione storica di questa espressione è il comune di Monterubbiano, paese marchigiano a me molto caro, e ha luogo nel giorno della Pentecoste, il ver sacrum, la primavera sacra.
Ho guardato volti, simboli e gesti di adulti e bambini, in una tradizione tenuta viva dal senso di appartenenza ad una terra madre, con templi ciclici di fioritura e decadenza, rigoglio e languore.
Purtroppo, si corre il rischio che la burocrazia eccessiva, la mancanza di fondi,e lo spopolamento rendano l’immaginario collettivo una specie in via d’estinzione .
"Sciò la pica, get away woodpecker, we follow you but do not disturb our path…"
This is what the Sabines used to say, coming down from the mountains towards the sea following the flight of the Woodpecker, a totemic bird sacred to the God Mars.
Stopping in a new land, they named it Picena, in fact picum means those of the woodpecker.
The setting of the historical re-enactment of this expression is the town of Monterubbiano, a Marche region very dear to me, and takes place on the day of Pentecost, the ver sacrum, the sacred spring.
I looked at faces, symbols and gestures of adults and children, in a tradition kept alive by the sense of belonging to a motherland, with cyclical temples of flowering and decadence, luxuriance and languor.
Unfortunately, there is a risk that excessive bureaucracy, lack of funds, and depopulation make the collective imagination an endangered species.